Esistono parole, atteggiamenti, sospiri a volte molto simili anche se non uguali. Esistono sguardi, gesti, lacune e omissioni che sono profondamente diversi. Esistono specchi che si rompono come sogni che drasticamente diventano realtà. Esistono donne in cui proietti la perfezione e che poi si rivelano delusioni, amare, difficili da nascondere, indicative del mondo che ti circonda, fatto di silenzio e falsità, di pensieri e, a tratti, di sconforto.
Quando te le trovi di fronte è difficile pensare qualcosa di positivo, è difficile razionalizzare e programmare, è impossibile guardare avanti perchè non hai più l'anima, persa in qualche sogno disincantato, in qualche illusione amareggiata, in qualche sentiero senza via d'uscita.
E ti trovi come in un senso vietato, senza idea di dove andare, senza voglia di ricominciare, con la sensazione di trovarti dentro a un barattolo di marmellata vuoto, senza più pareti trasparenti dove sbattere la testa.
E vedi nei suoi occhi il centro del cambiamento. In quell'azzurro intenso, una volta così pieno di sorpresa e di dolcezza per le tue parole, è apparsa, gelida, l'indifferenza, che ti lascia attonito, in preda ai dubbi, lontano dalla realtà. Cosa sarà stato a produrre quel cambiamento forse lo sai. Sei andato lungo e hai paura di ammetterlo.
E' un peccato, ma in quei momenti ti rendi conto di avere perso qualcosa, che non potrai essere più amico, che dovrai necessariamente sparire. Per non star male in primo luogo. Per far sì che il tempo ti permetta di non pensarci più e di far risorgere il tuo ego, più che mai sotterrato dopo aver perso, in un colpo solo, l'amicizia e quello che poteva essere l'amore ideale.
Che strano destino quello di sentirsi avulsi e rifiutati, che strano destino quello di sapersi soli in una sera di maggio.
Quando te le trovi di fronte è difficile pensare qualcosa di positivo, è difficile razionalizzare e programmare, è impossibile guardare avanti perchè non hai più l'anima, persa in qualche sogno disincantato, in qualche illusione amareggiata, in qualche sentiero senza via d'uscita.
E ti trovi come in un senso vietato, senza idea di dove andare, senza voglia di ricominciare, con la sensazione di trovarti dentro a un barattolo di marmellata vuoto, senza più pareti trasparenti dove sbattere la testa.
E vedi nei suoi occhi il centro del cambiamento. In quell'azzurro intenso, una volta così pieno di sorpresa e di dolcezza per le tue parole, è apparsa, gelida, l'indifferenza, che ti lascia attonito, in preda ai dubbi, lontano dalla realtà. Cosa sarà stato a produrre quel cambiamento forse lo sai. Sei andato lungo e hai paura di ammetterlo.
E' un peccato, ma in quei momenti ti rendi conto di avere perso qualcosa, che non potrai essere più amico, che dovrai necessariamente sparire. Per non star male in primo luogo. Per far sì che il tempo ti permetta di non pensarci più e di far risorgere il tuo ego, più che mai sotterrato dopo aver perso, in un colpo solo, l'amicizia e quello che poteva essere l'amore ideale.
Che strano destino quello di sentirsi avulsi e rifiutati, che strano destino quello di sapersi soli in una sera di maggio.